Chiar.mo Direttore

Dr Angelo Del Vecchio

Le invio la replica all’illustrissimo ed eminente  prof. Festini.

Le evidenze scientifiche del MDB non ci sono solo ed esclusivamente per chi non le vuole vedere. Il dato di fatto documentato e incontestabile pubblicato su www.pubmed.gov  di percentuali di sopravvivenza e qualità di vita con MDB decisamente superiori ai protocolli chemioterapici  in linfomi  HL e NHL, in  carcinomi polmonari non a piccole cellule, in carcinomi prostatici, in  carcinomi squamocellulari cervico facciali  in carcinomi del seno, rappresenta  l’unico vero e reale progresso in oncologia. Sono studi osservazionali retrospettivi pubblicati su  www.pubmed.gov .L’oncoterapia non mai è riuscita a guarire un solo tumore solido senza intervento, contrariamente al MDB di cui sono documentate in letteratura remissioni e risposte obiettive complete e stabili   senza intervento, in carcinomi della mammella (20 casi) e della prostata (16 casi). Circa  gli studi clinici  commissionati da multinazionali a istituti universitarie per la registrazione e la commercializzazione di farmaci e l’attendibilità delle statistiche oncologiche è  sufficiente leggere l’articolo  http://www.disinformazione.it/liberta_cura_e_ricerca.htm    con le dichiarazioni di un  Nobel e della Prof.ssa Anghel per vent’anni direttrice di una delle massime testate scintifiche New england journal of medicine.  L’oncologia non può contestare il razionale, il meccanismo d’azione antiproliferativo del MDB mediante   l’inibizione del GH  e Prolattina, né  l’azione differenziante, e immunomodulante e citostatica di retinoidi , Vit E , Vit D3  MLT biologica, sul cui impiego  antitumorale registra ormai un ritardo di oltre vent’anni. Dopo i tanto declamati  successi dell’oncologia,  il tumore della mammella  è in tutto il mondo la prima causa di morte della donna, e l’unica prevenzione che consigliano è l’affettatrice , (Vedi  l’attrice  Angelina Jolie).  Se esiste familiarità  per neoplasie del seno l’oncologo consiglia di affettare  prima i seni (mastectomia  totale bilaterale), seguita da asportazione delle ovaie, tube ecc. Ma se avessero qualcosa di realmente efficace nella terapie e prevenzione dei tumori che  senso  avrebbero misure estreme e mutilanti di questa gravità? Vedi l’articolo http://www.lafucina.it/2015/03/27/angelina-jolie/. Se avessero  potuto contrastare il MDB sul piano scientifico che bisogno avrebbero avuto di alterare grossolanamente la sperimentazione  ministeriale del MDB? Di seguito una sintetica rassegna delle gravi anomalie che hanno destituito di qualsiasi dignità scientifica e indicazione clinica la sperimentazione ministeriale:

Riporto alcune delle numerose anomalie che hanno destituito di qualsiasi  credibilità e dignità scientifica la sperimentazione:

1) Somministrazione di farmaci scaduti a 1048 pazienti, (verbale firmato da due  marescialli  dei  NAS);

2) Presenza di acetone, sostanza tossica e cancerogena nella soluzione vitaminica, (verbale firmato da due  marescialli  dei  NAS);

3) Grossolani  e documentati errori nella preparazione del composto dei retinoidi, uno dei quattro componenti fondamentali del MDB  (NAS);

- Al riguardo nel portale ufficiale del MDB www.metododibella.org, in home-page, sia alla sezione “ In evidenza”, che in “Rassegna Stampa”, è riportato il significativo articolo di Marco Travaglio su  Repubblica – 7 settembre 2000 “ Così hanno truffato Di Bella dosi sballate e farmaci scaduti … – La sperimentazione della cura Di Bella sarebbe viziata da gravi irregolarità…” http://www.metododibella.org/it/mdb/dettaglioNews.do

4) Somministrazione di solo quattro dei sette farmaci del Metodo Di Bella, malgrado ricetta autografa rilasciata dal Prof Di Bella in commissione oncologica. La gravissima carenza è documentata nel  verbale  della  riunione del Prof. Di Bella e collaboratori  con   gli sperimentatori dell’Istituto Superiore  di Sanità 

5) Somministrazione rapida, senza temporizzatore, della somatostatina (va somministrata con un temporizzatore in 8-10 ore) che ne ha vanificato l’effetto, provocando nausea e vomito, attribuiti dagli sperimentatori a tossicità del MDB

6) Arruolamento di pazienti in altissima percentuale chemio-radiotrattati, non più responsivi, con aspettativa di vita tra undici giorni e tre mesi, disattendendo le indicazioni del Prof Di Bella che aveva posto come condizione (verbalizzata  in  commissione oncologica) che il suo metodo poteva essere sperimentato unicamente  in pazienti non chemio-radiotrattati e in condizione iniziali, non terminali;

7) L’evidenza scientifica della sperimentazione è talmente bassa da non poter dare alcuna indicazione clinica: il National Cancer Institute, codifica  infatti il grado di evidenza scientifica delle  sperimentazioni cliniche in base  a due Parametri: Evidenza degli obiettivi    Evidenza della progettazione  dal cui incrocio deriva la valutazione di una sperimentazione 

Elenco con evidenza decrescente degli obiettivi :       

A sopravvivenza

B qualità di vita 

C dimensione del tumore 

Per la sperimentazione hanno scelto l’ultimo la “dimensione del tumore”

Elenco con evidenza decrescente della progettazione  

A’ Doppio cieco con gruppo di controllo 

B’ Solo gruppo di controllo 

C’ Raccolta di casi clinici 

Per la sperimentazione hanno scelto l’ultimo la “Raccolta di casi clinici”

La sperimentazione fu pertanto condotta con l’ infimo livello di obiettivi ( dimensione del tumore) e col grado infimo di progettazione (raccolta di casi clinici). Evidentemente  non solo non poteva dare alcuna indicazione clinica (come invece hanno preteso di fare), ma facendo  il parallelo con le agenzie di rating finanziario può essere considerata “spazzatura scientifica”. Se c’era una situazione in cui per l’evidente conflitto d’interessi ideologico e finanziario andava fatta una sperimentazione con doppio cieco e controllo era proprio quella del MDB , e senza confrontare l’effetto del MDB con quello della chemio, come potevano sostenerne la maggiore o minore efficacia?   

8) Grossolano errore di base nel criterio di  valutazione di una terapia biologica come il MDB  che riconverte lentamente e gradualmente  su parametri fisiologici una patologia – Riferimento in letteratura nello studio pubblicato da  Hayes e  AA  sul British Medical Journal “Antivascular therapy, a new approach to cancer treatment” 1999 -318, 853-6 – Hanno invece applicato i criteri di valutazione di una terapia citotossica e citolitica come la chemioterapia, fissando l’utopistico obiettivo della riduzione in tre mesi di almeno il 50% del volume neoplastico, in pazienti in stadio avanzato e condizioni critiche.

Il Procuratore di Torino, Dott. Guariniello, aveva già inviato l’avviso di conclusione indagini ai responsabili della sperimentazione quando, dopo tre giorni, l’inchiesta fu trasferita ad altra Procura che archiviò tutto rapidamente (ammettendo le anomalie ma discolpando i responsabili, che non avrebbero agito per dolo ma, spinti dall’opinione pubblica e per la fretta, avrebbero commesso molti e gravi errori). Numerose interrogazioni parlamentari sul sospetto e tempestivo trasferimento d’inchiesta e immediata archiviazione non ebbero risposta. Rimane il dato di fatto che, malgrado tutte queste documentate anomalie, si pretese di ritenere valida questa sperimentazione, anche se pesantemente criticata da prestigiose testate scientifiche interazionali come il British Medical Journal. La documentazione completa dell’invalidazione scientifica  della sperimentazione è reperibile sul sito ufficiale www.metododibella.org

Digitando http://www.metododibella.org/it/mdb/dettaglioNews.do?task=dettaglioRassegnaStampa&idNews=6297&tipologia=Legislativa&pre1=

Si accede così ad una raccolta di 400 pagine di documenti sulle anomalie della sperimentazione
(Sperimentazione MDB I e II) che la hanno totalmente invalidata sul piano scientifico e clinico.

http://www.metododibella.org/it/mdb/dettaglioNews.do?task=dettaglioRassegnaStampa&idNews=6297&tipologia=Legislativa&pre1=Sperimentazione MDB I e II

 

La  nuova oncologia biologica, fisiologica del  prof. Luigi Di Bella va in direzione contraria rispetto alla terapia chemioterapica, fin dall’impostazione etica e filosofica, che può essere definita antropocentrica nel senso strettamente medico e scientifico del termine. Ciò in quanto considera e cura il portatore del tumore, non il solo tumore come entità a sé, estrapolata dall’essere umano, che è unità biologica psicofisica e spirituale inscindibile. Se il tumore è crescita, e se la crescita poggia sull’asse proliferativo  GH-PRL (ormone della crescita-Prolattina), e fattori di crescita strettamente GH dipendenti, che il MDB inibisce, se Melatonina Retinoidi, Vitamina E, D3  esercitano un potente e documentato effetto differenziante (antimutazione) è perfino ozioso chiedere un protocollo a conferma. Il MDB nasce da acquisizioni saldamente scientifiche, da verità cioè definitivamente acquisite dalla Scienza ufficiale. Questi concetti furono enunciati in sintesi dal Prof Luigi Di Bella  nel corso di una sua relazione congressuale: “Essere essenziale più che l’inattuabile e immaginaria uccisione di tutti gli elementi neoplastici, la realizzazione di tutte le condizioni note, possibili e atte a ostacolarne lo sviluppo. L’essenziale sta nell’attivare tutti gli inibitori dei noti fattori di crescita alle dosi e con tempestività e tempi opportuni. Il protocollo MDB è nato in questa atmosfera, quella della vita e non dell’intossicazione e morte delle cellule, metodo che asseconda o esalta le reazioni vitali, senza ricercare con precisione statistica le dosi più opportune per uccidere. Il tumore è deviazione dalla vita normale, per cui occorre portare le reazioni deviate alla norma, attraverso l’esaltazione di tutti quei mezzi che la Fisiologia considera essenziali per la vita”.Dopo aver  considerato  i troppi insuccessi e la grave, anche mortale, tossicità dell’oncoterapia, e averne individuate e studiato le cause,  mio padre formulò il suo metodo su basi  biologiche, biochimiche e fisiologiche, denunciando il sostanziale ed evidente, anche se abilmente dissimulato, fallimento dell’oncoterapia. Egli dimostrò che  non vi è, né ci potrà mai essere, alcun farmaco con tossicità differenziale, che abbia effetto citolitico e citotossico unicamente sulle cellule tumorali e non sulle sane. Occorre invece agire, disse, sulle condizioni biologiche, in modo da creare un ambiente non farmacologicamente tossico, ma biochimicamente sfavorevole alla biologia neoplastica, incidendo negativamente di volta in volta su una o più delle reazioni che si svolgono nell’evoluzione tumorale e attivando contemporaneamente quelle reazioni che intervengono nei processi di guarigione. Non esiste alcun trattamento chemioterapico citotossico in grado di guarire un tumore solido, ma unicamente un Metodo, una multiterapia razionale e biologica, un complesso di sostanze sinergiche e fattorialmente interattive, singolarmente dotate di attività antitumorale atossica, che sequenzialmente o contemporaneamente agiscano centripetamente sulla miriade di reazioni biologiche della vita tumorale, riconducendo gradualmente alla normalità le reazioni vitali deviate dal cancro. La concezione multiterapica, mediante l’integrazione sinergica dei suoi componenti, asseconda ed esalta le reazioni vitali e l’omeostasi antitumorale, puntando a metterle in condizione di contrapporsi alla insorgenza e progressione neoplastica.

 

Distinti Saluti

Giuseppe Di Bella

* * *

La ringraziamo nuovamente pregiatissimo dott. Di Bella per la sua puntuale replica al prof. Festini. Non entriamo nel merito delle questioni scientifiche perché andremmo a creare ulteriori motivi di contrasto, ma accogliamo con entusiasmo la volontà di confrontarsi su un tema scottante qual è quello della cura dei tumori. Il cancro da sempre è una “brutta bestia” per la medicina a livello planetario, molti metodi, molte tecniche, molti farmaci sono stati superati dal progresso della scienza. Ad oggi a noi non risulta che il Metodo Di Bella abbia creato più o meno vantaggi rispetto al metodo interventistico tradizionale basato sulla chirurgia, sulla chemioterapia e sulla radioterapia. Per cui sarà il tempo a dare ragione agli uni e agli altri.

Nurse24.it non vuole creare confusione nei pazienti che combattono contro un male debilitante, demotivante e spesso dagli esiti infausti, bensì vuole agevolare il mondo scientifico a fare la “pace”; le guerre tra i teorici dell’una o dell’altra strada non servono a nessuno, ci si metta tutti assieme e si trovi una soluzione che porti a risultati tangibili e inconfutabili.

Chiudo lasciandovi ad una frase di un mio paziente sottoposto a undici interventi per neoplasie: “per te questa è vita? Lasciami morire, almeno tornerò a correre e a non avere più pensieri“.

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