Metodo Di Bella Antitumorale, cibi come farmaci naturali. Il servizio del TG1
Pubblicato il 07/04/2015
Il metodo Di Bella per la cura dei tumori si basa sulle proprietà contenute nei vari alimenti.
La cura del Dottor Di Bella prevede anche la somministrazione dell’acido retinoico, una sostanza naturale abbondantemente presente nelle carote che avrebbe un ruolo fondamentale per la sconfitta della malattia. Il metodo Di Bella non è accettato e condiviso da tutta la comunità scientifica ma, di recente, vi sono state delle aperture anche da parte dei media. In un’edizione del TG1, andata in onda lo scorso 25 Febbraio, si è parlato dell’importanza dei cibi per ridurre il rischio di ammalarsi. Il servizio ha sottolineato quanto la dieta possa limitare l’insorgenza di molte malattie e rallentare l’invecchiamento; è stato inoltre affrontato il tema relativo al potere dell’acido retinoico, derivata dalla vitamina A, che contribuisce alla lotta contro i tumori. Questa sostanza, che si reperisce soprattutto nelle carote, è presente da tempo all’interno del protocollo applicato dal metodo Di Bella.
Le cure del Dottor Di Bella non si basano sull’utilizzo di medicinali o di interventi specifici ma su un approccio differente che riguarda, in particolare, sulla dieta. Inoltre, si tratta di una cura poco invasiva che non implica gravi conseguenze sulla salute e si può affrontare a costi ridotti.
L’alimentazione quotidiana rappresenta quindi il primo scudo per evitare l’insorgenza di molte forme tumorali; per esempio, secondo gli studi, il cancro al seno è largamente connesso con l’eccesso di grassi di origine animale.
Prediligere gli alimenti di origine vegetali favorisce lo stato di salute generale contribuendo anche a limitare l’insorgenza di molti tumori, come quelli a carico dell’intestino e della bocca.
Seguendo una dieta sana e variata si può arrivare a ridurre le possibilità di contrarre un tumore fino al 30%. Per usufruire dei tanti pregi dei cibi è molto importante cuocerli nella maniera più adatta, cercando di evitare quelle eccessive o troppo violente; un’attenzione particolare perché le parti bruciate possono contenere sostanze potenzialmente tossiche.
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