Tumori, Veronesi dà ragione al metodo Di Bella: le cellule tumorali di un 30enne sono guarite
Pubblicato il 16/01/2015
Uno studio scientifico dell'Università di Firenze e approvato dall'Istituto europeo per l'Oncologia, ha confermato, infatti, la validità del metodo.
E viene da sorridere, perchè lo stesso, identico metodo fu bocciato dal ministero della Salute nel lontano 1998. Lo studio dell'Università di Firenze è stato pubblicato sulla celebre rivista European Journal of Pharmacology ed ha avuto il benestare scientifico dell'Istituto europeo di Oncologia, capitanata dal professor Umberto Veronesi. Sotto la lente d'ingrandimento è finito il caso di un ragazzo 32enne di Cosenza, colpito da carcinoma. Dopo la diagnosi si è rifiutato di sottoporsi alle cure tradizionali, e ha deciso di rivolgersi immediatamente a Giuseppe Di Bella, figlio del fisiologo.
Due mesi dopo, il medico dell'Istituto europeo di Oncologia, ha notato che: "obiettivamente al controllo odierno, pur mancando un'immagine che consenta un paragone, rispetto alla descrizione della Tac parametro, la lesione appare ridotta da T2 a T1. Il paziente riferisce netto miglioramento della sua patologia."
Il giovane ha ottenuto poi una speciale ordinanza del Tribunale, che costringeva la Asl alla somministrazione gratuita della terapia.