Metodo di Bella. Tribunale di Foggia: "Asl paghi le cure"
Pubblicato il 27/12/2014
di informazione sanitaria
Sabato 10 GENNNAIO 2015
Metodo di Bella. Tribunale di Foggia: "Asl paghi le cure"
Madre e figlia avevano scoperto di avere un tumore al seno. Entrambe dichiarano di essere state curate con successo con la cura messa a punto dal medico modenese scomparso e ora gestita dal figlio Giuseppe. Per il giudice: "I farmaci associati alla cura con il metodo Di Bella si sono rivelati efficaci e insostituibili, essendo fallite le prescrizioni terapeutiche offerte dalla medicina ufficiale".
27 DIC - Arriva dal Tribunale di Foggia una nuova sentenza a favore del metodo Di Bella. Due donne, madre e figlia, rispettivamente di 65 e 37 anni, hanno scoperto di avere entrambe un tumore al seno, a pochi mesi di distanza l’una dall’altra. La più giovane, dopo il fallimento delle chemioterapie, racconta di non essersi data per vinta e di essersi rivolta al figlio del medico modenese, Giuseppe Di Bella. "Dopo un anno e mezzo i risultati sono stati visibili - racconta la donna - e alla fine dell’anno successivo le metastasi erano pressoché scomparse, lasciandomi solo una piccola cicatrice al fegato, così come hanno potuto constatare i medici dello Ieo di Milano che hanno dovuto prendere atto, nonostante le loro certezze, della nuova situazione".
La Asl di Foggia è stata condannata a rimborsare le spese sostenute dalle due pazienti perché, su di loro, "i farmaci associati alla cura con il metodo Di Bella - argomenta il giudice - si sono rivelati efficaci e insostituibili, essendo fallite le prescrizioni terapeutiche offerte dalla medicina ufficiale. Inoltre una terapia farmacologica è indispensabile se è efficace ed è insostituibile se, per le particolari condizioni del soggetto, gli altri farmaci del prontuario dovessero risultare incompatibili o concretamente inefficaci".
Nel dispositivo, viene ripercorsa la 'battaglia' scientifica che ha portato alla bocciatura della sperimentazione del metodo Di Bella nel 1998, ma viene precisato che "l'efficacia terapeutica di un farmaco e la sua insostituibilità può essere sempre provata nel caso concreto (criterio dell'efficacia terapeutica)".
Per leggere l' articolo originale clicca qui