UNMONDODITALIANI - UMDI) Se la chemioterapia è essa stessa cancerogena, la terapia del professor Luigi Di Bella, a dieci anni dalla scomparsa dello scienziato modenese, si è rivelata efficace per distruggere il brutto male. Uno studio clinico, infatti, "The Di Bella Method (DBM) in the treatment of prostate cancer: a preliminary retrospective study of 16 patients and a review of the literature" è stato pubblicato dalla rivista medico scientifica a diffusione internazionale Neuroendocrinology Letters.

Non solo, contro il cancro agirebbe in via elettiva anche l'acido retinoico, componente essenziale del "beverone" del professor Luigi Di Bella,. La molecola, un derivato della vitamina A, potrebbe servire a confezionare una terapia contro due tumori maligni: il cancro della mammella e quello della prostata. A compiere la scoperta, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, sono stati i ricercatori della Sapienza coordinati da Elio Ziparo in collaborazione con il Comprehensive Cancer Center di Cleveland (Ohio).

Mantiene un atteggiamento prudente, senza farsi troppe illusioni il dottor Giuseppe Di Bella, figlio del ricercatore modenese scomparso, Luigi Di Bella, inventore del metodo di cura duramente attaccato dalla Medicina tradizionale.

Sarebbe stato lo stesso Giuseppe Di Bella a commentare lo studio che evidenzia "un notevole progresso nella cura dei tumori prostatici, documentando una risposta positiva al Metodo Di Bella fino alla completa e stabile remissione a cinque anni di carcinomi prostatici, senza asportazione chirurgica della prostata e senza radioterapia, né chemioterapia, ma unicamente col Metodo Di Bella (MDB) praticato a domicilio e perfettamente tollerato".

I risultati dello studio sembrerebbero entusiasmanti: completa e stabile cura di 4 casi, e la rapida regressione del tumore altri 5 casi solo con il MDB, senza intervento chirurgico. Così come diminuiscono le recidive, anzi non vengono.

Nessuna malattia, recidiva con l'uso della MDB come terapia adiuvante. Sopravvivenza anno del 50%, dei casi fase IV, nettamente superiori ai dati riportati in letteratura - cinque. Un miglioramento più o meno generalizzato della qualità della vita, senza alcuna tossicità significativa e / o prolungata.

MA COSA C’E’ DIETRO IL BIBERONE DEL DR. DI BELLA?
Un cocktail di ormoni, farmaci e vitamine per attivare le difese immunitarie dell’organismo contro il cancro. Senza chemio o radioterapia e, spesso, senza bisogno dell’intervento chirurgico. Ingrediente base la somatostatina, un ormone secreto dall’ipotalamo: blocca l’ormone della crescita e dovrebbe frenare la proliferazione e l’angiogenesi, cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni intorno al tumore. Ci sono poi la melatonina, i retinoidi, derivati della vitamina A, che servirebbero a trasformare le cellule maligne in benigne; un complesso vitamine C,D,E antiossidanti; la bromocriptina; la ciclofosfamide.

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