La comunità scientifica sta tornando sui suoi passi o sta solo attingendo a piene mani dagli studi del professore sulla somatostatina? A Di Bella fu dato del ciarlatano, ma ora anche la medicina ufficiale segue le stesse piste. Storia di una strana (e negata) riabilitazione – La lettera del figlio Adolfo Di Bella a SENTIRE

Chi lo ricorda più il professor Luigi Di Bella? Eppure il metodo Di Bella sconvolse il paese con un frastuono che solo il caso Englaro riuscirà a replicare diversi anni dopo. Recentemente è uscita la biografia del Prof. Luigi Di Bella, alla quale il figlio ha lavorato per sette anni. Il professore, autore del controverso “metodo di cura” contro il cancro se ne era andato in silenzio dopo le roventi polemiche che avevano piegato la sua schiena già china per il tanto tempo passato intento allo studio e alla ricerca.
Ma a 100 anni dalla nascita  il Professor Luigi di Bella ha la sua bella rivincita: gli avevano dato del ciarlatano ed ora la comunità scientifica sembrerebbe con uno studio dell’Università di Firenze attribuire dignità scientifica al suo metodo di cura anche se in forma indiretta e senza citarlo.

 

Lo studio “Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno” pesca a piene mani dagli studi di Luigi Di Bella ma si guarderebbe bene dal fare riferimento esplicito al famoso “metodo Di Bella”. Notizie di stampa davano per avvenuta anche una dichiarazione al riguardo del prof. Umberto Veronesi. Ma le cose non sarebbero andate affatto in questo modo.

A spiegarcelo è stato il figlio dello stesso Professore, dr. Adolfo Di Bella che, a nome anche del fratello Giuseppe, ci ha inviato una lettera che pubblichiamo integralmente (>> leggi qui)

“Fa piacere e riconcilia con il mondo dell’informazione leggere articoli come quello relativo al Metodo Di Bella da Voi pubblicato” scrive Di Bella. “Non posso che esprimerVi la stima mia e di mio fratello Giuseppe per l’obiettività e l’interesse dimostrato su questo tema così delicato e tutta la nostra gratitudine. La verità si afferma sempre, col tempo, anche se “scomoda”. Sono stati pubblicati numerosi lavori clinici su riviste scientifiche internazionali accreditate sugli esiti del Mdb e, specie l’ultimo, su 122 casi di carcinomi mammari, ha destato molto interesse nella comunità scientifica. Ma per amore di verità devo però precisare la questione. La verità dei fattiè molto diversa. Lo Ieo od il Prof. Veronesi non hanno “riconosciuto” affatto il Metodo Di Bella! Si è trattato di una inopportuna forzatura di un giornalista, in fregola di notorietà, di notizia ben diversa: un caso, trattato con Metodo Di Bella è stato dichiarato guarito da uno specialista dello IEO in seguito ad esami diagnostici. La notizia è stata ripresa da diversi giornali e siti Internet, ma, in realtà, era destituita di fondamento. Tutto qui”.

Insomma il riconoscimento al metodo per il quale avevamo scritto che “finalmente” era arrivato, è ancora molto al di là dal venire. Per quanto attiene allo studio dell’Università di Firenze, esso sarebbe invece scientificamente inconcludente. Anzi “moralmente raccapricciante” scrive Di Bella.

Questa rinnovata attenzione al metodo è però un segnale positivo e anche se il professore triste non riceve ancora un riconoscimento dalla medicina ufficiale, tuttavia la sua terapia è ancora una spina nel fianco. Originario di Linguaglossa in provincia di Catania, era morto sicuro che il tempo gli avrebbe dato ragione. E i fatti anche se ancora troppo timidi sembrano confermare che anche in quel caso… aveva ragione.

Fonte: www.giornalesentire.it

Link: http://www.giornalesentire.it/2012/novembre/114/metodo-luigi-di-bella-efficace-contro-il-cancro.html

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