Avevamo prenotato una saletta da meno di novanta posti e già avremmo considerato un successo arrivare al “tutto esaurito”. All’ultimo minuto, di fronte a continue telefonate di persone interessate, abbiamo deciso:  corriamo pure il rischio di una figuraccia, ma andiamo a fare la conferenza in un cinema. Confesso che il pomeriggio la vista di quell’enorme sala vuota mi ha quasi terrorizzato: “non la riempiremo mai” mi sono detto. Questa volta però il mio pessimismo era del tutto fuori luogo perché alle nove di sera quasi duecento persone (oltre il doppio di quelle che avevamo preventivato) gremivano la sala in attesa di ascoltare la relazione del Dottor Di Bella, giunto puntualissimo da Bologna.

L’illustre clinico ha iniziato la sua relazione descrivendo quelle che sono le dinamiche più drammatiche della malattia tumorale. Il cancro cresce, si diffonde e, nello stesso tempo, le sue cellule subiscono continue mutazioni che le rendono sempre più aggressive, tossiche, proliferanti e resistenti alle cure. Non solo, contemporaneamente indebolisce l‘organismo ed il suo sistema immunitario con la diffusione di tossine che si diffondono nel corpo. Tutte queste dinamiche devono essere affrontate contemporaneamente, pena l’insuccesso di qualunque terapia. Il tumore trae “la benzina” per la sua progressione dal nostro stesso organismo: sono infatti l’ormone della crescita e la prolattina (oltre a tutta una serie di enzimi da queste prodotte) che ”nutrono” il cancro, almeno fino a quando questo non arriva ad un punto di evoluzione tale per cui è capace di fabbricarsi da solo le sostanze di cui ha necessità ed a questo punto vi è ben poco da fare. Somatostatina e cabergolina contrastano l’ormone della crescita e  la prolattina e sono quindi fondamentali nella terapia dei tumori, ma non sono sufficienti se non si riesce allo stesso tempo a bloccare il meccanismo infernale delle mutazioni ed a sostenere il sistema immunitario. Per arrivare a questo risultato sono utilissime la melatonina, la vitamina D3, la vitamina C ed i retinoidi. Questa terapia, conosciuta come MDB (metodo di Bella), è stata studiata per quarant’anni dal prof. Luigi Di Bella ed ha contribuito a salvare migliaia di ammalati ed  a rendere meno penoso il decorso della malattia per moltissimi altri. Ormai, come può facilmente verificare chiunque voglia farsi un giro sulle banche dati internazionali, si contano a decine di migliaia gli studi pubblicati dalle principali riviste scientifiche che confermano il ruolo anti-cancro di tutte le sostanze citate dal dottor Di Bella. Perché, malgrado questi studi e le centinaia di risultati positivi documentati, ufficialmente la Multiterapia Di Bella viene considerata inefficace? Lo ha spiegato molto chiaramente e senza mezzi termini il relatore. Perché una sperimentazione ufficiale, organizzata nel 1998 sotto la pressione dell’opinione pubblica, è stata condotta volutamente in modo che fallisse: farmaci scaduti, preparati galenici impregnati di acetone (sostanza cancerogena), mancato uso della siringa temporizzata per la somatostatina, scelta di malati terminali e già pesantemente chemiotrattati e, soprattutto, nessuna comparazione con i risultati ottenibili nelle medesime condizioni con la chemioterapia.

Ed a proposito della chemioterapia il dottor Di Bella ha mostrato statistiche agghiaccianti: i chemioterapici riescono a guarire circa il 2% degli ammalati trattati, ma rappresentano praticamente un terzo dell’intera spesa sanitaria in Italia (e presumo nel mondo). Vale a dire che cifre immense vengono spese per terapie che nella maggioranza dei casi riescono solo a peggiorare le condizioni generali dell’ammalato e, quando va bene, a procurargli qualche settimana di pseudo-vita in più.

Il dottor Di Bella è poi passato ad illustrare i risultati su alcuni tipi di cancro della terapia studiata da suo padre. In particolare si è soffermato sul cancro al seno che, malgrado le dichiarazioni piene di ottimismo di Veronesi, rappresenta comunque ancora una delle principali cause di morte tra le donne. Le statistiche mostrate evidenziano risultati sicuramente migliori della MDB rispetto alla chemioterapia sia in donne che hanno subito l’intervento chirurgico che in quelle non operate.

Un discutibile intervento del moderatore ha fermato a questo punto l’esposizione del dottor Di Bella per avviare il dibattito con il pubblico. L’intenzione sarà stata anche lodevole (lasciare spazio alle domande), ma l’esito non è stato certo felice perchè l’intervento è stato percepito da tutti come un’oggettiva mancanza di rispetto sia verso il relatore che verso il pubblico, interessatissimo all‘esposizione. Per questa oggettiva, anche se non grave, incomprensione riteniamo doveroso presentare le nostre scuse al dottor Di Bella.

Il dibattito che ne è seguito è stato peraltro interessantissimo. Impossibile elencare in questa sede le decine di domande fatte da medici, parenti di ammalati e semplici curiosi. Basti dire che a mezzanotte il pubblico era ancora tutto in sala e l’attenzione ai massimi livelli. Almeno un intervento credo meriti di essere citato: una simpaticissima signora  ha raccontato di essere in cura con la MDB da quasi un anno per un cancro al seno bilaterale, dopo aver rifiutato l’operazione (che le era stata prospettata come radicale e devastante).  Le cose vanno bene perché uno dei tumori è sparito è l’altro sembra divenuto inerte. Scherzando ha detto che lo ha battezzato Bobo e se lo porta  a spasso visto che non le da alcun problema. Auguroni alla signora che mi pare sia di Sannazzaro de' Burgondi.

All’uscita dalla conferenza i commenti raccolti sono stati semplicemente entusiastici.

Al termine della serata è stata anche annunciato l’inizio dell’attività dell’associazione di preghiera per l’ammalato oncologico, associazione su cui torneremo in una prossima occasione.

Termino il racconto con un sentitissimo grazie in primo luogo al Dottor Giuseppe Di Bella, poi a tutto il pubblico intervenuto ed infine a tutti coloro che, in qualche modo, hanno contribuito al successo della serata.

Alla prossima!

Mario Villani


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